Troppa notte intorno a me by Carlos Solito

Troppa notte intorno a me by Carlos Solito

autore:Carlos Solito [Solito, Carlos]
La lingua: eng
Format: epub


11

I FIUMI DI CARONTE

Appena ritornati a Verteglia, col buio, ha ripreso dolcemente a nevicare. Abbiamo tagliato per il sentiero dei Briganti e in neanche mezz’ora siamo arrivati ad Acqua della Madonna, sempre più bianca e morbida, un soufflé con al centro la macchia opaca del lago ghiacciato. Tranne nell’emissario, pochi metri di isteriche curve, piccoli fragori e un altro buco bello largo dove l’acqua del bacino viene inghiottita in un imbuto roccioso e gira gira gira in un mulinello da pagine di Melville. Poi scompare sottoterra.

In casa ho rimesso le sneakers, ma le ho tolte appena dieci passi dopo. I piedi sono più caldi con le sole calze da montagna di Virgilio. Isolamento termico pazzesco, ammortizzazione comoda, si sta una bellezza.

«La cosa peggiore che tu possa indossare in montagna. E anche la peggiore da buttare nel fuoco», è ironico il padrone di casa.

«Purtroppo devo darti ragione, non fai in tempo a comprarle, tre mesi al massimo, e si scollano sui lati. Manco fossero bocche che sfiatano stanchezza di una salita himalayana. Per quello che costano dovrebbero durare anni, non sono più le Converse di Rent Boy in Trainspotting. Che merda!»

«Dubito che Mark andasse per monti, Edimburgo è pressoché piatta, a eccezione della Old Town e delle colline attorno: Castle Rock, Calton Hill, qualcun’altra e Arthur’s Seat, la mia preferita. È ciò che resta di un vulcano spento di 350 milioni di anni fa, tormentato e consumato, durante il Quaternario, dai ghiacciai. Quando arriva l’acqua, liquida o solida, non si scappa: lascia il segno. Erode, disfa, toglie il superfluo, plasma. Lo scultore ante litteram, e Michelangelo lo sapeva bene quando ha tirato fuori dal marmo il David, la Pietà o il Mosè – il mio preferito – pensando a quanto fosse, oltre che dissetante, soprattutto geniale, l’acqua. Il geniaccio del Rinascimento saliva personalmente sulle Alpi Apuane per scegliersi i blocchi di roccia migliore. Vuoi che non abbia sentito parlare di altrettante sculture nascoste nelle pance del monte Corchia o della Carcaraia? O chissà, matto come tutti gli artisti, non sarà andato a curiosare nelle Paine, a Fornovolasco, nella Tana che Urla o in quella di Casteltendine? Gallerie facili, strettoie meno facili, e soprattutto due fiumi da risalire, qua e là con qualche corda, per diverse centinaia di metri. Entrambe hanno delle belle concrezioni, ma per quanto siano le solite stalattiti e stalagmiti sorprendono chiunque le contempli. E semmai non ci fosse stato, chi lo sa, ne avrà percepito la forza della bellezza intrappolata al di là dei grandi fronti di cava che, questo è sicuro, avrà accarezzato e sentito.»

«Come i rabdomanti in cerca d’acqua.»

«Proprio così, intuendo già le sue opere d’arte nella purezza e nel candore della pietra.»

Va alla libreria, scorre i dorsi gialli del National Geographic, ne acchiappa un numero, lo sfoglia e legge ad alta voce: «‘Dopo essere sprofondati nel seno del monte per lo spazio di trentotto braccia, e per un cunicolo sempre uniforme dell’altezza di quattro e della larghezza di sei, istantaneamente si ode cessare il vento,



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.